Nei decenni successivi è il luogo principale della cultura greca con i sofisti Socrate e Platone.
Sofista= "colui che sa usare il sapere". Essi però non identificano la conoscenza alla verità.
Ad esempio:
- Protagora di Abdera afferma che "l'uomo è la misura di tutte le cose,di quelle che sono in quanto sono e di quelle che sono in quanto non sono" cioè che la veritàè quella che gli uomini decidono sia tale.
- Gorgia da Lentini afferma che "nulla è seppure qualcosa è,non è conoscibile,seppure è conoscibile,non è comunicabile" cioè che tutto sta nelle nostre capacità,e che l'unica realtà è il linguaggio.
Essi hanno preso un grande merito a sostenere l'insegnabilità della virtù a tutti,e quindi l'importanza dell'istruzione e dell'educazione.
La nuova virtù consiste nell'abilita dialettica e retorica,cioè nell'arte del linguaggio.
Questa aretè secondo i sofisti si può imparare,e non è una dote ereditaria. Le tecniche sono:
- La dialettica dove ciascuno cerca di provare razionalmente la validità delle proprie posizioni mettendo in discussione quelle dell'avversario.
- La retorica che consiste in lunghi discorsi che riescano a persuadere un vasto uditorio.
Per poter "battere l'avversario" è necessario disporre di un "vasto sapere",di un sapere enciclopedico.
Nell'ambito del loro insegnamento rientrano specialmente la poesia e il mito,vengono quindi gettate le basi della paidèia greca il cui obbiettivo di insegnamento è la cultura generale.
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